LA THALASSEMIA

La Thalassemia è una brutta malattia 
ma io l’ho accettata come un dono di Dio 
e voglio colorarla con tre colori: 
il verde è la speranza di un domani 
il bianco sono gli angeli dell’ospedale 
che ci curano per darci la vita 
il rosso è il sangue che ci da 
con amore la gente di buona volontà 
Ringrazio tutti di cuore 

Sara

IL MIO PRIMO GIORNO CON LAURA

Un giorno sono entrata nella tua stanza, 
eri impaurita almeno quanto me, 
il tuo sguardo si perdeva fra quegli strani strumenti 
che circondavano il tuo letto, mi osservavi in silenzio, ascoltavi distrattamente le mie parole. 

Per molti altri giorni hai continuato a guardarmi 
senza parlare, senza sorridere, poi. una mattina, 
nel vedermi il tuo viso si è illuminato e mi hai detto 
“ti stavo aspettando”.

In quel momento mi hai regalato una forte emozione, 
le parole sono diventate fiumi, i tuoi occhi gioiosi, 
e mentre mi trasmettevi il tuo coraggio di bimba 
sentivo il mio cuore farsi piccolo piccolo, 
sentivo crescere in me il forte desiderio 
di proseguire questo cammino 
con la stessa forza trasmessami 
da ogni singolo bambino incontrato 
nel corso di questi lunghi anni. 

Una Volontaria

I dottori del 5° piano

La Dottoressa Mura si prende di noi tanta cura, 
è sempre pronta e sicura, 
è proprio dolce come un fiore 
la Dottoressa Rossella Mura. 

Il Dottor Giulio Murgia fa il canterino
e per giunta il ballerino 
diverte tanto i bambini 
con i suoi giochini! 

Il Dottor Fiori è molto bravo 
a non far venire i doloroni 
intanto che fa i punturoni… 
Ah! se non ci fosse il Dottor Fiori… 

La Dottoressa Carla Pitturru 
è sempre elegante e affascinante 
in confronto a noi è un passo più avanti 
grazie a quelle scarpe stravaganti. 

Il Dottor Antonio Cocco 
è un ottimo cuoco 
alto e grasso, 
è un vero spasso!!! 

La Dottoressa Aru Brigida 
potrebbe sembrar rigida 
coi suoi capelli rossi 
soffici e ribelli… 

La Dottoressa Letizia Casula 
è una vera fanciulla 
anche se è un po’ scura… 

Il Dottor Mario Alberti 
tiene gli occhi sempre 
aperti con gli occhiali e le lenti 
è uno dei più vecchietti, il Dottor Alberti. 

Michela Cani

A michele

Quando ho visto per la prima volta i tuoi occhi tristi, 
smarriti fra quelle mura bianche di un letto d’ospedale, 
ho capito che ti avrei potuto solo amare… 
che avrei condiviso i tuoi dolori… 
che avrei capito i tuoi silenzi… 
ma quel giorno non immaginavo 
di quanto amore avresti colmato il mio cuore. 

Grazie, tenero dolce piccolo amico, 
grazie per avermi donato il tuo bellissimo sorriso. 

Una Volontaria