C’era una volta una gallinella di nome Odessa

C’era una volta una gallinella di nome Odessa. Era primavera nella fattoria ed iniziavano a nascere tanti cuccioli. I piccoli volevano giocare, senza stare mai zampine nelle zampine e capitava che s’annoiassero. Odessa che non perdeva nessuna occasione per far sorridere il mondo, decise di fare una magia. Una mattina, mentre la natura era ancora addormentata, Odessa prese tanti colori e pennelli. Iniziò a creare. Si svegliarono i primi piccoli. Aveva trasformato una semplice mattina in un incantesimo. I musetti si macchiarono di tinte belle. Che divertimento quel giorno… La noia non c’era più, era scomparsa con la dolce idea di Odessa. L’ultimo incantesimo arrivò alla sera quando da un uovo venne al mondo un pulcino, il piccolo di Odessa. Ed era bellissimo, perché col calore degli animaletti, del sole, della sua mamma e i mille colori era nato variopinto e dolcissimo.

La coniglietta Chantal

C’era una volta la coniglietta Chantal. Mancavano pochi giorni ad un giorno speciale, il compleanno della nonna e la scoiattolina sapeva già cosa regalarle. Era profondamente innamorata dei fiorellini. Eppure Chantal era triste, l’autunno stava arrivando e nessun fiore cresceva nei prati. La coccinella Stella, in classe, aveva notato il musetto senza sorrisi di Chantal. Era sua amica e conosceva bene i suoi stati d’animo.

Prese dallo zainetto un foglio grande, dei colori, matite, temperino e tutto il necessario per realizzare una piccola, grande opera d’arte del cuore. Gli occhi della scoiattolina erano pieni di felicità e colore, dopo colore stavano sbocciando i fiorellini. Il disegno era bellissimo.

C’erano le margherite che Chantal e nonna Viola raccoglievano nei primi giorni di primavera, le rosee tanti altri fiori.

Chantal abbracciò Stella, forte, forte. Il compleanno arrivò e la nonna s’emozionò. La primavera era lì.

Mamma, Matilda fammi tante coccole

C’era una volta la cagnolilina Matilda. “Mamma, Matilda. fammi tante coccole. Dammi un bacio con affetto, un abbraccio stretto stretto. Resta nel lettino con me”sussurrava. Le coccole per la sua piccina non mancavano mai, indispensabili come i biscotti nel latte. Matilda correva a scuola felice. La cagnolina aveva un amico speciale “Tonio”. Aveva preso una brutta influenza. Lei era corsa a trovarlo: “Tonio voglio svelarti il segreto della dolcezza” “Davvero? Matilda, qual’è?” Lo abbracciò forte, poi un bacino sulla guancia destra, uno sulla sinistra e tanto solletico. Il segreto sono le coccole. Le coccole potevano spazzare via ogni tristezza e raffreddore. Tanta magia in quel pomeriggio.

Giotto aveva un aereo che voleva far volare in alto

C’erano una volta i topolini Giotto e Giulia, due fratellini con i baffetti dipinti di cioccolata. Due sogni in particolare appartenevano ai topolini. Giotto aveva un aereo che voleva far volare in alto. Giulia desiderava, invece, toccare le stelline. C’era qualcosa di magico nell’aria quella sera, merito del papà che, da bravo maghetto e curiosone, conosceva i sogni dei suoi piccoli. “Correte insieme a me!” aveva detto il papà. I due piccoli lo seguirono. Giotto aveva con sé il suo aereo, Giulia gli occhi sognanti. Il papà li prese sulle sue spalle forti e magiche. Con la zampina verso il cielo, Giulia sfiorava le stelle. Giulio vedeva il suo aereo volare. Fu magica quella sera, come in ogni giornata trascorsa con il papà. L’amore appartiene al suo cuore.

Lo scoiattolino di nome Bibi

C’era una volta uno scoiattolino di nome Bibi. Viveva in una casa tutta decorata a corteccia e giocattoli magici. C’era una cosa, però, che lo scoiattolino non amava: la pioggia, quella dispettosa che cade sul nasino e lo fa starnutire. Nella vallata viveva la topolina Rebecca, pronta a coccolare i prati con le sue capriole buffe. Rebecca prese Bibi per la zampina, dicendo: “La pioggia può essere ancora colorata”. La mattina seguente, Bibi portò il musetto alla finestra. Era una pioggia arcobaleno quella che fuori scendeva, con il rosso, l’arancion, il violetto. C’era anche il blu, come il mare che sapeva volare. Rebecca era la “fatina” l’arancion, di tutti quei colori. I coriandoli coccolavano l’aria, i coriandoli del Carnevale. “Una pioggia di magia!” aveva esclamato, Bibi. Da quel giorno Bibi e Rebecca giocano insieme, anche sotto la pioggia, che coccola i loro nasini e fa crescere l’amore nella vallata

La neve

C’era una volta un bimbo di nome Gabriel. Sentiva prudere il nasino, la neve faceva il solletico mentre scendeva ma era anche buona da assaggiare. C’era da realizzare un pupazzo di neve da realizzare. Improvvisamente udì il pianto di un cucciolo. Iniziò a cercarlo e, dietro un cespuglio di fragoli ne addormentate, lo vide. Era un cagnolino, del colore del cioccolato al latte. Gabriel lo prese in braccio, avvolgendolo in una sciarpa blu mare. Il cagnolino tremava, ma stretto accanto al cuore di Gabriel, si sentiva al sicuro

La coniglietta Simona

Nella radura soffice come ciambelline appena sfornate, c’era una volta la coniglietta Simona. Bianca come la neve che, ballerina, era scesa a coprire il paesaggio. Simona che credeva alla magia, era corsa fuori ad ammirarla. A Simona piacevano i colori, quelli dell’arcobaleno che fanno sorridere il cuore e, pensava: “ Ora dove saranno? Sicuramente si sono nascosti sotto la neve..” La coniglietta Simona era corsa a chiamare Samuele, il suo migliore amico. Restava una cosina dolce da realizzare: il pupazzo di neve. Eppure Simona continuava a pensare: “Nessuno deve restare da solo. Creiamo un amico per il nostro pupazzetto, così lui saprà sempre con chi giocare. ” Insieme, insieme era più bello… I due pupazzetti restarono vicini per lungo tempo e l’inverno sembrava ancora così dolce. La neve era magica. Simona e Samuele lo raccontano ancora.

Nella valle delle fragoline gommose

 

C’era una volta, nella valle delle fragoline gommose, il piccolo Gabriele, un coniglietto speciale.

Scrutava il mondo con i suoi occhiali dalla montatura celeste, adagiati sul nasino. A causa di un problema alla zampina, Gabriele non poteva camminare ma con la sua magica e veloce sedia con le ruote, esplorava la natura, senza smettere mai di giocare.

Nella vita di Gabriele c’era l’amichetta Cecilia, la coniglietta ballerina. Gabriele desiderava imparare a danzare, anche se non poteva camminare, anche se sembrava tanto difficile. Con la sua sedia con le ruote avrebbe creato un ballo dolcissimo.

Cecilia, piena di gioia, decise di aiutare Gabriele. Gabriele, con la sua sedia magica, seguiva Cecilia ed insieme erano bravissimi, tanto che i gattini, le marmotte e gli animali della radura avevano battuto le zampine. Tanti applausi per loro. Qualcuno racconta che la danza non sia ancora terminata.

C’era una volta la gattina Chiara.

C’era una volta la gattina Chiara. Da qualche giorno, tra le fragole rosso amore, Chiara era diventata mamma, dando alla luce tre cuccioli: Lara, Rebecca ed Enea, due sorelline ed un fratellino accoccolati l’un l’altro. Accadde che, in un pomeriggio avvolto dai canti delle rondinelle, il grande Leo, il saggio scoiattolo della radura, trovò all’interno di un cestino un coniglietto.

Senza pensarci a lungo, strinse il cestino portando il coniglietto accanto alla sua casa. Lì c’era Chiara. Il piccolo aveva bisogno di tanto latte e tanto amore. Mamma Chiara sentì un incantesimo nel cuore. Si avvinò al cucciolo, ancora addormentato e lo strinse a sé. Aveva già deciso la gattina Chiara, il coniglietto sarebbe rimasto con lei  per il tempo necessario e con i suoi piccoli.

C’era una volta un vitellino dolcissimo

C’era una volta un vitellino dolcissimo di nome Camillo. Aveva il manto biondissimo, piccolo girasole.

I suoi fratellini erano bianchi, marroncini o neri e Camillo si sentiva così diverso. Un giorno, un canarino l’aveva notato e “Sei come me!” aveva esclamato. Entrambi, gialli come il sole che amavano tanto. Camillo non era solo, aveva trovato un amico speciale. Con il sole erano un trio meraviglioso. Fu estate per un lungo periodo dell’anno.