La Domenica

Io e mio fratello la domenica dobbiamo sempre andare a messa e al catechismo. Non ci vogliamo mai alzare presto per prepararci, almeno la domenica vorremmo dormire. Però mamma dice che è un dovere e allora cerchiamo di non fare molte storie. A me piace pure andare in chiesa, mi piace cantare le canzoni e canto a voce alta perché il sacerdote una volta ci ha detto che chi canta bene prega due volte….. La maestra del catechismo poi è molto dolce e i compagni sono simpatici. La cosa più bella, però, è che dopo il dovere io e mio fratello andiamo a comprarci le figurine con i soldi che il nonno ci da il sabato. Lui ama il calcio, io le fate. Scambiamo le figurine doppie con i nostri amici e poi corriamo a casa ad attaccarle sull’album.

(Federica, 8 anni)

L’ESTATE

All’inizio dell’estate ero un po’ triste perché il medico mi ha sconsigliato di andare al mare. Ieri era il mio compleanno e mamma e papà mi hanno organizzato una festa: hanno invitato i miei amici e i nonni. Abbiamo fatto un po’ di karaoke in giardino ed io ho ballato, visto che da qualche anno faccio un corso di danza. Al momento di scartare i regali, i miei nonni mi hanno dato un pacco veramente enorme! L’ho aperto e ho trovato una coloratissima piscina gonfiabile!!! Mia mamma, allora, ha invitato tutti i miei amici per il giorno dopo….e la festa è continuata in piscina. Così sentirò meno la mancanza del mare.

(Sandra, 9 anni)

Il marinaio

Mio cugino è marinaio e un giorno mi ha portato a visitare una nave scuola che aveva fatto una tappa nel porto della mia città. Era tutto bellissimo. Le divise dei marinai bianche bianche, i cappelli tutti uguali, la sciabola. La nave aveva delle vele altissime e il ponte era pulitissimo, lucido lucido. Ho visto anche l’interno della nave: le cuccette dei marinai erano un po’ piccoline e forse non sono comode come i nostri letti di casa. Però mi è piaciuto così tanto che ho deciso che anche io farò il marinaio come mio cugino. I marinai mi piacciono perché portano la pace e non usano le armi.

(Giorgio, 6 anni)

La festa del lavoro

L’anno scorso, per la sua festa, mamma non stava bene. Aveva un po’ di nausea, ma aveva anche sempre fame. Io ero molto preoccupato e le dicevo di smetterla di mangiare di continuo visto che la sua pancia stava diventando sempre più grande. Lei però, anche se stava male, era stranamente felice. Io non sono felice quando ho mal di pancia. Quando le ho dato il regalino per la sua festa, cioè un portafotografia a forma di cuore, lei si è messa un po’ a piangere e mi ha detto “qui metteremo una foto della nostra famiglia: io, te, papà e la sorellina!”. Io sono rimasto un po’ stupito e lei mi ha spiegato che dentro la sua pancia stava crescendo Giulia…..la sorellina che le chiedevo da molto tempo.

(Nicola, 9 anni)

Il giorno di Pasqua

Il giorno di Pasqua la mia nonnina, ha seguito la Messa in televisione, cantando e pregando e ogni tanto si girava per farmi “ssshhh” col dito. Alla fine della Messa nonna si è fatta il segno della croce e mi ha spiegato che a Natale bisogna essere felici perché Gesù nasce ed a Pasqua bisogna essere contenti perché Gesù, che era morto, risorge. Io non ho avuto il coraggio di dirle che ero contento di aprire le uova di Pasqua, ma lei l’ha capito e ha detto: “Fai una preghierina per Gesù prima di pensare alle uova!”.

(Tomaso, 7 anni)

Margherite

Vicino a casa mia c’è un campo che io percorro ogni giorno per andare a scuola. In primavera diventa un vero e proprio prato e si riempie di margherite, gialle e bianche. L’anno scorso la mia maestra preferita è andata in pensione. Lei diceva sempre che le piacciono molto le margherite perché sono fiori semplici, ma allegri e spontanei come i sorrisi dei suoi bambini. Alla fine della scuola mi ero fermata con mia mamma nel prato a raccogliere un mazzo di margherite e l’avevo portato alla maestra. Le avevo scritto anche un bigliettino “Cara maestra, mi mancherai, ma ti penserò ogni volta che vedrò fiorire le margherite”.

(Alessia, 9 anni)

IL PAPA’ PASTICCERE

Il mio papà è un pasticcere e fa le torte per le feste di tutti. Il giorno della festa del papà, però, volevo fargli una sorpresa e con la mia mamma gli ho preparato una pizza a forma di cuore. Con i capperi abbiamo scritto “Auguri papà”. Lui è rimasto molto contento del nostro capolavoro, ha detto che la pizza era molto buona e che un giorno faremo a gara. Io preparerò una torta e lui una pizza. Magari per la festa della mamma e lasceremo decidere a lei chi sarà il migliore!

(Michele, 7 anni)

Il mio vestito di Carnevale

Il mio vestito di Carnevale preferito è quello da regina. Due anni fa avevo chiesto a mia mamma di comprarmene uno per la sfilata di giovedi grasso. Fino al lunedi avevo solo la corona ed ero molto preoccupata perché le mie amiche Chiara e Ilaria avevano già comprato i loro vestiti da fatina e da strega…ma con mamma non mi lamentavo. Sapevo che non poteva comprarmelo nuovo, ma lei ha sempre delle idee fantastiche. La notte prima della sfilata, però, non ho dormito. Pensavo che se mamma questa volta non aveva avuto tempo di farsi venire l’idea fantastica, sarei stata l’unica ad andare alla sfilata senza vestito. Il giovedi grasso, invece, al mio risveglio ho trovato sul letto un bellissimo vestito rosso da regina. L’aveva cucito zia Angela per tutta la notte. Zia Angela è una sarta bravissima, è la sorella del mio papà. Siccome abita lontano, mamma l’ha invitata a stare da noi per Carnevale e lei si è offerta di cucirmi l’abito. La sfilata è stata bellissima ed io mi sono sentita una vera regina.

(Marcella, 7 anni)

La bambina che mi piace

Nella scuola materna che frequento c’è una bambina che si chiama Giorgia. Mi piace molto, è bionda e si è appena tagliata i capelli. Io le voglio molto bene e la vorrei sposare. Il giorno di San Valentino ho chiesto la sua mano a suo padre ed è d’accordo. Anche mio papà e mia mamma sono d’accordo. La mamma e la nonna di Giorgia invece non vogliono che ci sposiamo. Forse pensano che siamo troppo piccoli. Se riesco a sposarla però voglio che il giorno del matrimonio lei indossi un bel vestito come quello che aveva mia mamma quando ha sposato papà. Era verde con tanti brillantini. Io ero con loro quel giorno e mi ricordo bene che mia mamma era bellissima. Lo sarà anche Giorgia.

(Giuseppe, 8 anni)

BELVA IL CAGNONE

Belva è un cagnolone grande, ma pauroso. La notte di Capodanno, mentre i suoi padroni fanno il conto alla rovescia, lui li guarda assonnato. Ad un certo punto, stappato lo spumante e iniziati i botti, Belva si spaventa e va a rifugiarsi sotto il tavolo, con il cuore che batte forte forte. Matilde gli va incontro e lo consola: anche lei odia i botti di Capodanno, anche se da lontano guarda affascinata le luci dei fuochi d’artificio. Non facessero quel brutto rumore, a Belva e a Matilde piacerebbe moltissimo quello spettacolo che si vede dalla finestra.

(Alessio, 6 anni)