Nelly la giovane coccinella

Nelly è una giovane coccinella molto generosa. La sua mamma le ha insegnato che la missione delle coccinelle è quella di posarsi sugli esseri viventi e di portare loro tanta fortuna. Nelly sa che è un compito molto difficile…Tutti gli esseri viventi vorrebbero essere fortunati, ma Nelly ha deciso di fare una scelta accurata. Innanzitutto non sceglie di posarsi su quelli che chiedono di continuo di essere fortunati, perché hanno bisogno più di pazienza che di fortuna. Non sceglie quelli che dicono di non essere fortunati, perché non hanno fiducia nella fortuna. Nelly decide di scegliere quelli che si accontentano, che si ritengono già fortunati e che credono di non dover chiedere altro alla vita. Per questo Nelly oggi è entrata dalla finestra e si è posata sul braccino di Eleonora che si trova in ospedale da molti giorni. Eleonora ha sempre sopportato pazientemente le cure e ha sempre pensato di essere stata fortunata ad essere capitata in stanza con Alice. Ma oggi Eleonora è stata scelta da Nelly. Mentre lei ed Alice guardano Nelly incuriosite, entra il dottore e annuncia che le dimette e che domani possono festeggiare assieme il 7° compleanno di Eleonora. Nelly crede che la fortuna bisogna guadagnarsela, non chiederla.

(Martina, 10 anni)

Max orsetto golosone

Max è un orsetto golosone sempre in cerca di miele. È un grande furbetto e quando tocca ai suoi amici cercare i barattoli di miele, è sempre in prima fila per prendersi quelli più pieni. Ieri, però, toccava a lui cercare il miele. Cosi si è infilato dentro una tenda da campeggio e ha rubato un barattolo enorme di miele un po’ più scuro. Tornato alla tana gli amici lo hanno sgridato perché quel barattolo non era affatto pieno di miele. Lo hanno mandato via chiamandolo “buono a nulla”… Max, però, non si è perso d’animo e si è portato via il barattolo con l’idea di assaggiare comunque quello strano miele. Seduto sopra il suo albero preferito, ha aperto il barattolo e ne ha assaggiato il contenuto. Ne è rimasto estasiato! Offeso con gli amici non gliene ha portato neanche un po’. Però è corso subito dal nonno che sa leggere e gli ha chiesto: “Nonno, che miele è questo? Cosa c’è scritto sul barattolo?”. Il nonno si è aggiustato gli occhiali e gli ha risposto: “Crema di cioccolata, Max”. E Max ha esclamato: ”Che mondo sarebbe senza questa crema di cioccolata, nonno!?”.

(Massimo, 8 anni)

Un raggio di sole

Un raggio di luce attraversa la notte, dissolve le paure, da conforto, riscalda il cuore, da nuove energie e infonde speranza. Èuna luce speciale, che ci illumina dentro, ci dice con forza che non siamo mai soli e la vita va sempre vissuta con coraggio e fiducia, superando le prove anche dure che la vita ci impone.

( Franco Vargiu papà di Sonia)

La famiglia fortunella

Per il giorno di Pasquetta la famiglia Fortunella fa sempre una bella scampagnata. La sera prima la mamma prepara la borsa piene di cose buone e stira la tovaglia a quadretti da mettere sul prato e il papà mette da parte il necessario per fare l’arrosto. Tutti vanno a dormire pensando al giorno dopo, alle gare in bicicletta, alle partite a pallone, alla passeggiata vicino al fiume e pregustano la frittata di piselli e la crostata di mele. Il giorno tanto atteso si svegliano tutti presto presto, ma rimangono delusi: il cielo è nero nero e sta per scatenarsi un temporale. La famiglia Fortunella deve rinunciare alla gita. Nella, la più piccola della famiglia, si fa venire però una splendida idea: perché non montare la piccola tendina da campeggio in salotto e immaginare di essere in campagna? La famiglia Fortunella costruisce così fiori e farfalle di carta, perfino una canna da pesca e dei pesci colorati. Alla fine viene anche un po’ di fame…per fortuna la frittata e la crostata non sono di carta!

(Maria, 10 anni)

I tre pappagalli

Una bimba dalla pelle scura stava guardando un un uomo con una grande gabbia con dentro dei pappagallini uno bianco uno rosso, uno giallo e uno nero. L’uomo aprì la gabbia e lasciò volare il primo pappagallo bianco che sali veloce in cielo attirando lo sguardo di tanti bambini, lo stesso fece con il pappagallo rosso e poi con quello giallo. La bimba di colore continuava a guardare quello nero e alla fine chiese all’uomo “ma se lasciasse andare anche il pappagallo  nero volerebbe in alto come tutti gli altri? L’uomo sorrise e liberò il pappagallino nero e mentre saliva in alto spiegò: non è il colore che conta è quello che sta dentro che lo fa salire”

ELEONORA

Il polpo e il pesce spada

C’era una volta un polpo femmina e un pesce spada che litigavano sempre.
Un giorno arrivò una stella marina e, vedendoli bisticciare, sgridò entrambi e fece loro una magia! Così i due si innamorarono e vissero per sempre felici e contenti negli abissi  del mare.

Scritto da Maria Giovanna Carta 7 anni di Orgosolo

L’albero di Natale

C’era una volta un albero di natale che viveva in montagna poco lontano da una famiglia con due bambini. Si avvicinava il giorno di natale e il papà non aveva i soldi per comprare l’albero e per queso i bimbi erano motlo tristi. La notte di natale andarono a dormire sognando di ricevere tanti regali. Come er miracolo i sogni dei bambini arrivarono sino all’albero che magicamente incomiciò a camminare, arrivò nella casa dei bambini e si fermò accanto al camino, all’improviso le pigne dei suoi bellissi rami si trasformarono in tante palline di cristallo e muovendosi formaono una grande luce che attirò l’attenzione di babbo natale che lasciò a i piccoli tanti regali. Quando i bambini si svegliarono guardarono increduli l’albero e i regali urlando di gioia e felicità.

Il cane teo

Mi chiamo Teo, sono un piccolo volpino bianco e vi voglio raccontare il giorno più brutto e più bello della mia vita. Ricordo ancora molto bene quel giorno d’estate quando sono stato abbandonato dai miei padroncini. Stavamo partendo allegri in macchina per andare in vacanza, pensavo ci fossimo fermati per poter correre un pochino e fare i miei bisogni, quando all’improvviso la macchina è ripartita ed io sono rimasto solo lungo un viale senza fine. Me ne stavo oramai da ore nascosto in un cespuglio, avevo tanta fame e tanta sete, ma la paura mi impediva di muovermi mentre mi chiedevo il perché di tutto questo, ma poi ho finalmente capito che ero stato abbandonato da quelle persone che pensavo mi volessero davvero bene. Il sole stava quasi per tramontare quando all’improvviso il rumore di una macchina ..l’auto si ferma… sento i passi di qualcuno che si avvicina…aiuto…cos’altro mi dovrà succedere ancora? Tremavo dalla paura …Poi sento una voce rassicurante, un caldo sorriso, una dolce carezza e due occhi che si incrociano con i miei.. sono stato salvato e adottato da una splendida famiglia che mi vuole davvero bene, mi sento il cane più felice e fortunato del mondo e sono certo che non verrò mai più abbandonato anche se sono diventato vecchio perché ho quasi 16 anni. Teo-cane volpino.

IL PAESE DELL’ACQUA

C’era una volta una bambina di nome Ludovica che stava giocando con un pupazzo nel parco, ad un certo punto il pupazzo cadde nella fontana, la bambina non sapeva come fare a riprenderlo perché dentro la fontana si intravedeva un grande buco nero che le faceva molta paura, poi pensando che se non lo avesse ripreso la mamma l’avrebbe rimproverata si sporse ma … cadendo dentro la fontana venne trascinata dentro il buco nero. All’improvviso si ritrovò dentro ad un villaggio sconosciuto e alquanto strano, incontrò una donna alla quale chiese “che posto è questo” “il paese dell’acqua”, rispose. Ludovica nonostante avesse molta paura si abituò a questo bellissimo posto, ma ben presto cominciò ad avere nostalgia della sua mamma e non sapendo come fare per rientrare nella sua casa, chiese aiuto al Re di quel popolo, il quale l’aiutò a ritornare a casa attraverso il buco nero. Ludovica incontrò subito la sua mamma che da giorni la cercava disperatamente, alla quale raccontò tutto ciò che era accaduto,. La mamma di Ludovica ascoltò con attenzione il racconto della bambina e rimase molto colpita. In breve tempo in paese tutti parlavano affascinati di questa strana avventura, per questo la bambina decise che da grande avrebbe fatto la scrittrice di favole da regalare alle persone per farle sognare.

Ludovica Borrodde- Santu Lussurgiu

La farfalla Mimì

Un Giorno la farfalla Mimì dopo aver finito di fare i compiti con il suo amico lombrico di nome Leopoldo andarono al parco a fare una passeggiata ed iniziano a parlare “è bello volare?” chiede Leopoldo a Mimì “si, è molto bello ma non ti preoccupare fra un anno o due diventerai come me un bellissimo farfallone!”, “me lo dici sempre ma è una bugia, tu sei una bellissima farfalla mentre io sono un semplice lombrico”, la farfalla svolazzava felice tra i fiori bianchi rossi e gialli, mentre il povero lombrico si sistemò in una foglia a guardare tanto splendore, ma all’improvviso accadde una cosa stranissima si formò un bozzolo che pian piano si schiuse e il lombrico si trasformò in un farfallone, Mimì aveva ragione e cominciò anche lui a svolazzare felice tra i fiori assieme alla sua cara amica Mimì.

Giovanna Manunta – anni 12